Un alito di vento mi riporta il tuo profumo, e torno a sognare... Chi potrà mai delimitare i confini di questa passione, chi? Chi soltanto pensare di poterne cogliere l'essenza, il dolce ripiegarsi dell'anima che si annoda e si scioglie nell'ebbrezza della vita? Chi potrà mai giudicare, se mai conoscerà il sapore di questo desiderio, chi mai? Il calore dei corpi che si appartengono, che vorrebbero divorarsi come iene avvinte dalla fame... Le emozioni che scorrono nel sangue sventrano il corpo, annientano le tue difese, sfiancano la ragione che si mortifica di esistere ancora. Chi potrà mai descrivere il sapore del nostro stare insieme, i colori dei nostri orizzonti, i nostri gemiti tra le lenzuola, la forza della vita nei nostri sguardi, le mani calde che si cercano, i baci che vorrebbero penetrare la carne, il sudore della passione che scuote, le impronte delle nostre anime quando sono una sola cosa... chi mai? Nessuno potrà più raggiungerci Nessuno potrà avere la forza di piegarci Nessuno potrà offendere il nostro incanto Nessuno tra di noi, mai!
Nessuno mai avrà la forza e il coraggio di spezzare due anime che si librano nell'aria all'unisono. Nessuno mai saprà separare due corpi che vivono una sola vita. Nessuno... tranne il marito geloso che non ha bevuto la frottola del convegno sull'arte contemporanea o la moglie possessiva che vuol vederci chiaro nel progetto da ultimare in ufficio.
Cara Aiakim, una volta commentando una mia frase mi dicesti che era forte e incisiva. Bene, leggendo questo tuo scritto, non posso che dirti, bello, forte, incisivo, passionale. Del resto, quando si vivono certe passioni, non può essere che così! Buona giornata, Aiakim.
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