Scritta da: Enzo D.

Settembre

E venne Settembre, araldo d'autunno,
schernendosi in nebbie pudiche,
messaggi agli alberi
di prepararsi a svestire.
Foriero di malinconiche piogge,
commiato all'estate che va,
cadendo sui fiori sbocciati
nel tempo di infuocate follie.
Quanti idilli intrecciati
alla fonte dell'oziosa calura.
Se era paglia a bruciare
sarà cenere di un'abbronzatura.
Ma se bruciano le travi dell'anima,
il cuore non sarà una foglia che cade,
spente le fiamme resterà la brace
che scalderà per il prossimo freddo,
a volte... per tutta la vita.
Composta lunedì 31 agosto 2009

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